COMMENTO NURSIND ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE N°216,146,180.

È condivisibile l’intento generale di razionalizzazione e semplificazione delle strutture gestionali; le
maggiori dimensioni delle sovra strutture organizzative, oltre a favorire prevedibili economie di
scala, possono permettere una omogeneizzazione organizzativa, una migliore integrazione tra le
varie strutture operative presenti nel territorio e, forse, un raccordo più facilitato con altre aziende
sanitarie ed ospedaliere di rete.
Al fine di una diminuzione dei costi è altresì necessaria una riorganizzazione in termini di riduzione
e razionalizzazione dei tanti snodi burocratico organizzativi, recuperando risorse utili ad una
intensificazione delle attività sanitarie dirette all’utenza.
Bisogna aver cura di non compromettere, tuttavia, l’impianto generale dell’assistenza diretta ai
cittadini, non vengono condivise perciò le eventuali previsioni di riduzione delle articolazioni
strutturali periferiche, che comporterebbero una riduzione della capillarità dei servizi sul territorio
con sì, un eventuale recupero di personale, ma a scapito delle prestazioni erogate. NurSind propone
un investimento sui presidi ospedalieri regionali con una concezione di “hub and spoke” dove in
quest’ultimi gravitino anche le varie specialità dando in tal modo maggior offerta all’utenza e
mantenendo così l’osmosi diretta con i servizi territoriali; creando percorsi condivisi con maggior
attenzione alla continuità delle cure con la conseguente necessità di potenziamento dell’assistenza
domiciliare. Attenzione particolare viene posta alla zona dell’Isontino, che risulta penalizzata dalla
riforma. Tali scelte non possono essere demandate ai piani attuativi delle varie aziende, ma
contenute in linee guida regionali.
L’aumento del bacino di utenza di 100.000 abitanti a distretto è certamente condivisibile, se si
intende definire la dimensione della pura struttura gestionale-amministrativa. In prospettiva di un
ampliamento di dimensione ed importanza della “struttura Distretto”, ci preme sottolineare che
riteniamo fondamentale essa possa essere gestita da dirigenti infermieristici dotati di elevate
competenze ed esperienze gestionali e manageriali, sia relative all’organizzazione dei servizi che di
gestione del personale. NurSind F.V.G.
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Consideriamo importante al fine del risparmio e del rispetto delle professionalità che il personale
assegnato al Dipartimento/Distretto provinciale non possa essere messo in mobilità, evitando così
costi elevatissimi quanto a rimborso chilometrico a carico dell’Azienda e quindi del cittadino.
In questo Disegno di Legge è assente un sistema di valutazione del processo, esso inoltre non
contempla alcuna simulazione dell’impatto del nuovo assetto istituzionale e nessuna analisi
comparativa, utili se non necessarie prima di intraprendere un percorso così complesso. Inoltre non
viene introdotto un sistema di indicatori specifici, non si prevedono misure in linea con quanto sta
accadendo a livello nazionale. Non vediamo infine un grande coinvolgimento dei cittadini:
ricordiamo che le recenti esperienze in termini di gestione dei conflitti (e quindi dei rimborsi e dei
premi assicurativi) è stata ben risolta coinvolgendo e responsabilizzando le associazioni dei
cittadini.
Concludendo riteniamo fondamentale una riforma concentrata non solo sul “taglio dei costi”, ma
una riforma che punti all’innovazione dell’organizzazione sanitaria regionale con conseguente
miglioramento della qualità delle prestazioni erogate al cittadino (siano esse sanitarie che logistiche)
e della qualità di vita lavorativa per i professionisti sanitari.
Gianluca Altavilla
Segretario Regionale NurSind F.V.G.

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